giovedì 28 maggio 2015

PADOVA E I CARRARESI


La tomba sarcofago di Jacopo II da Carrara  a seguito dei bombardamenti da parte degli Alleati su Padova l'11 maggio 1944 dato che viene rasa al suolo la chiesa di Sant'Agostino dove si trovava in origine, viene trasferita dopo la II° Guerra Mondiale nella Chiesa degli Eremitani.
Anche la Chiesa degli Eremitani rimase gravemente danneggiata e purtroppo fu distrutta la Cappella Ovetari che ospitava gli affreschi del Mantegna.

 

bombardamento 11 marzo 1944 - distrutta la Cappella Ovetari con gli affreschi del Mantegna






             

Stemma dei Carreresi sulla Porta Padova del Castello di Cittadella - Carrarino da 2 soldi


I Carraresi, Intrecci di Storia, Vendette e Arte.


Chiesa Eremitani - Sarcofago di Jacopo II da Carrara

L'Imperatore Carlo IV nel 1348 nomina Jacopo da Carrara Jacopo II che diventa Signore della città e Vicario Imperiale. Jacopo II fu amico del Poeta Francesco Petrarca il quale ricevette in dono da Jacopo II dei terreni ai piedi dei colli Euganei, ora Arquà Petrarca, dove costruì la sua residenza per sé, sua figlia, suo genero e sua nipote.


    




 L'anno successivo muore Jacopino, fratello di Jacopo II vittima di una congiura. Jacopo II fu assassinato dal figlio illegittimo Guglielmo da Carrara nel 1350. Vengono nominati Signori di Padova Jacopino III e il nipote Francesco I il Vecchio. 

 

Francesco I il Vecchio e suo figlio - Oratorio di San Giorgio  e Francesco I con Petrarca - Battistero del Duomo di Padova


Nel 1355 Jacopino III viene imprigionato dal nipote Francesco I il Vecchio prima al Castello di San Martino poi nella Rocca di Monselice accusato di congiura. Nel 1370 Francesco I il Vecchio fa edificare il Castello inferiore di Marostica. 




si può anche vedere la Piazza del Castello da Basso dove ogni anno si disputa la partita con degli scacchi "umani", attori in costume che fanno rivivere un evento accaduto nel 1454, ma questa è un'altra storia.

Nel 1372 muore Jacopino III dopo 17 anni di prigionia in uno dei sotterranei della Rocca di Monselice. 

   


durante i restauri degli anni '30 dello scorso secolo il Conte Cini, commosso dalla sua tremenda storia, dedicò al Principe Carrarese una stanza del Castello.

questa vicenda merita un altro post, vedi "Le anime erranti della Rocca di Monselice"



    


Nel 1388 viene costituita la lega anti Carraresi formata dai Visconti e da Venezia. Francesco I il Vecchio abdica in favore del figlio Francesco Novello che deve fronteggiare da subito i Visconti entrati in territorio padovano mentre il padre viene fatto prigioniero a Treviso Francesco Novello fugge in Piemonte. 


Nel 1390 Francesco Novello riconquista Padova. 

Nel 1402 la grande coalizione di diverse città contro i Milanesi, tra cui Padova, viene sconfitta. I figli di Francesco Novello vengono fatti prigionieri. La pace tra i Milanesi e la Lega dura però poco e Francesco Novello è di nuovo in armi contro i Visconti ed occupa Brescia.

Nel 1404 viene stipulato l'accordo con gli Scaligeri, allora in esilio, per riconquistare Verona e Vicenza, quest'ultima però preferisce consegnarsi ai veneziani. Successivamente Francesco Novello si allea con i Ferraresi contro i Veneziani e li sconfigge nella "Guerra di Limena" ma poi viene sconfitto a Stra e i Ferraresi si staccano dai Carraresi. 

Nel 1405 nuova congiura familiare, il fratello Jacopo si uccide in carcere. Verona cade e Jacopo figlio di Francesco Novello cade prigioniero dei Veneziani, Padova è assediata e scoppia un'epidemia di peste, alla fine anche Padova cade e Francesco Novello con il figlio Francesco III si consegnano ai Veneziani. Vengono condotti davanti al Doge ed umiliati, mentre un'ambasciata di Padovani firma l'atto di sottomissione a Venezia. Successivamente Francesco Novello e i suoi due figli vengono strangolati in carcere mentre un altro figlio muore in esilio a Firenze.



Leone San Marco - Porta Savonarola

Anno domini 1405 - Leone con libro aperto - la città è conquistata dalla Serenissima Repubblica di Venezia e firma il trattato di sottomissione a Venezia.



Nel 1435 Marsilio, il terzo ed unico figlio superstite di Francesco Novello tenta il colpo di mano a Padova, ma il tentativo viene sventato e Marsilio viene condotto a Venezia e decapitato in Piazza San Marco. Termina così la saga dei Carraresi.


L'altro ramo quello che deriva da Marsiglietto e da quel Jacopino che Jacopo II fece imprigionare nella torre di Rocca Pendice, assunse il il cognome di Papafava dei Carreresi si trasferirono a Venezia e furono iscritti al patriziato veneziano fra le cosiddette Case fatte per soldo. Il ramo padovano, i Papafava Antonini, rimase una delle famiglie più illustri della città di Padova.







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