mercoledì 10 luglio 2013

EVELINA 7 Puntata



Evelina provò a fare ricerche in Germania per ricontattare la sua amica Miriam, ma pianse per due giorni dal dispiacere avendo saputo del suo tragico destino. Si rammaricò di non aver potuto far nulla per lei, proprio lei.
Stefano una volta in pensione, decise che l’aria di Trieste era buona anche tutto l’anno, così si trasferirono definitivamente lì. Giulia il marito e il bambino, Nicola, andavano volentieri a trovarli, Evelina e Stefano avevano comprato casa con giardino e potevano godere di un discreto panorama del lungomare.
Quando venne a mancare Evelina, pare un infarto nel sonno, Stefano andò a vivere con Giulia e fecero il trasloco.



Era maggio, e già faceva caldo, Giulia in soffitta stava cercando di imballare in modo ordinato le cose di sua madre. In un baule impolverato, c’era un paio di scarpe con la zeppa di sua madre, consumate e con la soletta un po’ imbarcata sul tallone. Le accarezzò con tenerezza, fece per riporle a terra quando sentì dei rumori metallici che provenivano da dentro la zeppa, scosse la scarpa e notò che era come se ci fosse qualcosa dentro. Sollevò delicatamente la soletta, non voleva rovinare il sandalo, ne estrasse un piccolo cilindro, voltò il sandalo per vedere se ci fosse qualcos’altro, ne uscì un pezzetto di carta strappato e ingiallito dal tempo sul quale si leggevano parti di nomi scritti in bella scrittura, era di sua madre. Erano parti di cognomi che aveva già sentito quand’era piccola, nomi di paesani chiacchierati perché socialisti, ebrei.



Passò per la mente di Giulia tutta la vita di sua madre in un lampo: gli amici di famiglia ebrei emigrati in Germania, così si credeva, i viaggi a Trieste al Santuario con i sotterranei, Andrea il camionista e il calzolaio Gianni.

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