mercoledì 10 luglio 2013

EVELINA 5 Puntata


Tutto questo tumulto di emozioni e di situazioni ebbe il suo culmine con la fine della guerra con tutta una serie  di recriminazioni, di accuse reciproche di collaborazionismo con il nemico. Sembrava quasi che il giorno dopo la fine della guerra, chi vince ha sempre ragione e chi perde ha sempre torto, in paese in realtà nessuno fosse mai stato fascista, e che quei pochi che ancora ci credevano dovessero pagare per la nazione intera. Evelina a queste cose ci pensava, ma non le diceva sarebbe passata lei per “collaborazionista”, nostalgica.
In realtà a Evelina nella sua onestà intellettuale piaceva dire le cose come stanno e come erano effettivamente state. Capiva anche che era il tempo della riconciliazione anche tra le famiglie del paese che avevano avuto dei morti sia da una parte che dall’altra della barricata. Sosteneva che la forza della preghiera alla Madonna avrebbe fatto il miracolo ed è per questo che a pregare portava con sé anche Giulia.




La sua famiglia e quella delle sue sorelle furono oggetto di screzi e qualche sgarbo anche due anni dopo la fine della guerra. Sua figlia Giulia quasi in età di marito, ebbe a criticare aspramente Evelina per il suo comportamento poco incisivo e poco combattivo.
Giulia aveva ereditato il carattere di suo padre, focoso. A differenza di Evelina Giulia si faceva notare, i tempi erano cambiati ed era possibile ora votare per eleggere i rappresentanti in Parlamento, da lì a poco avrebbe votato anche lei.
Sentiva la responsabilità di questa scelta e si dava da fare per fare propaganda politica. In questa sua attività civica conobbe il suo futuro marito. Evelina non ribatté mai alle accuse di apatia mosse dalla figlia e da suo marito.




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