giovedì 16 maggio 2013

ORATORIO DI SAN GIORGIO



A destra della facciata della Basilica del Santo sorge l'Oratorio di San Giorgio. 

Fatto erigere nel 1377 come mausoleo di famiglia da Raimondino Lupi di Soragna, prode condottiero al servizio dei Carrara, l'Oratorio di san Giorgio fu terminato nel 1384.






La struttura architettonica è simile a quella della cappella degli Scrovegni anche se più grande. Gli affreschi sono stati realizzati da Altichiero da Zevio tra il 1379 e il 1384 e ricordano quelli di Giotto nella cappella degli Scrovegni. Qui però è tutto più grandioso: gli spazi, le figure, le architetture e gli elementi della natura che fanno da sfondo alle scene.






Le pareti sono decorate con le storie dei santi cari alla famiglia committente: Santa Caterina d'Alessandria, Santa Lucia e San Giorgio. In controfacciata e sulla parete di sfondo si possono ammirare le scene degli eventi salienti della vita di Cristo.


Interessante la visita all'Oratorio di San Giorgio in abbinata alla visita alla Cappella degli Scrovegni e alla Chiesa degli Eremitani per mantenere un filo logico di Storia dell'Arte e anche di quel periodo storico.


video Oratorio di San Giorgio


Curiosità: Proprietà non extraterritoriali del Vaticano, cioè sono territorio del Vaticano in Italia:


  • Pontificio santuario della Beata Vergine Maria del Santo Rosario di Pompei
  • Basilica della Santa Casa a Loreto - Ancona
  • Basilica di San Francesco d'Assisi - Perugia
  • Basilica di Sant'Antonio di Padova (con Oratorio di San Giorgio e Scuola del Santo)


mercoledì 15 maggio 2013

TACCHI A SPILLO

Quando Roger Vivier introdusse sul mercato le sue scarpe provocanti, una giovane francese ne comprò un paio ricamato, ma gliele riportò il giorno dopo: "Le applicazioni di perline erano leggermente rovinate, (e la cliente lamentava) che le scarpe erano scomode. Dopo aver esaminato le suole, il direttore sbottò:"Ma Madame, lei ha camminato, con queste scarpe!".


I tacchi a spillo erano fatti per essere decadenti, non utili: servivano a indicare che le donne nel dopoguerra potevano starsene sedute o con i piedi per aria. Le donne furono rimesse su un piedistallo e smisero di lavorare: nessuno può indossare tacchi a spillo per costruire aeroplani.

Sex and the City ha creato un precedente: un programma televisivo molto seguito poteva creare tendenze di moda. Ha inoltre allertato l'industria calzaturiera che, con la donna giusta come esempio, le acquirenti comuni potevano essere persuase a spendere centinaia di dollari per un paio di scarpe di lusso.


Ad uno studio: "Gli uomini non si accorgono che le donne hanno i tacchi alti" pubblicato su "Telegraph" di Londra, nel 2010, Manolo Blahnick ribatté: "E' l'altezza delle scarpe a conferire alle donne una camminata sexy, ritmica; ed è questo che piace di più agli uomini. Chiunque dica che gli uomini non ci fanno caso è pazzo: la prima cosa che gli uomini guardano sono le gambe di una donna, e nulla le valorizza di più dei tacchi alti."

Con la democratizzazione della moda si è assistito a una fioritura del midmarket, composta da scarpe alla moda, ma non troppo care e spesso "usa e getta". Mercato in crescita grazie alla cliente denominata "ragazza cool", che non può permettersi calzature di lusso ma se ne intende di moda e pretende scarpe all'ultimo grido e a un prezzo accessibile. 

Nel primo decennio del Duemila la relazione tra donne e scarpe si è cementata: le calzature sono diventate sinonimo di autonomia femminile. "Voglio quelle scarpe, merito quelle scarpe e me le comprerò".

Il mio motto è: "Perché soffrire quando si può fare a meno?" sulle orme di Salvatore Ferragamo, oltre a disegnare calzature stupende mi piacerebbe perfezionarne la struttura e, come ha fatto lui creare innovazioni per camminare più comode e sexy.

Per il momento vi mostro un mio modello. 









Libro consigliato:
"Le donne dalla caviglia in giù" - autore: Rachelle Bergstein, ed. Mondadori

venerdì 10 maggio 2013

FESTA DELLA MAMMA


12 Maggio 2013



Festa della Mamma di Stephen Littleword

Per la tua festa dolce mamma
ho raccolto i fiori più belli del nostro giardino
ho colorato il disegno più speciale
ho cercato tra i ricordi la storia più bella.
Tutto questo per fartene dono,
anche se, il fiore più bello, i colori più accesi,
e la storia più speciale nella mia vita,
sei tu, mamma!
Auguri, è la tua festa!




La mamma di Ada Negri
La mamma non è più giovane
e ha già molti capelli
grigi: ma la sua voce è squillante
di ragazzetta e tutto in lei è chiaro
ed energico: il passo, il movimento,
lo sguardo, la parola



Dalla finestra di Giuseppe Fanciulli

Dalla finestra vedo un fresco prato,
vedo la strada, il campo seminato,
e gli alberi nel sol della mattina,
le case nuove e la bianca chiesina. 

Volan gli uccelli in lieta compagnia,
su per l’azzurro del cielo profondo;
canta con dolce voce mamma mia
E questo è così bello, è proprio il mondo!




Grazie mamma di Judith Bond

Grazie mamma
perché mi hai dato
la tenerezza delle tue carezze,
il bacio della buona notte,
il tuo sorriso premuroso,
la dolce tua mano che mi dà sicurezza.
Hai asciugato in segreto le mie lacrime,
hai incoraggiato i miei passi,
hai corretto i miei errori,
hai protetto il mio cammino,
hai educato il mio spirito,
con saggezza e con amore
mi hai introdotto alla vita.
E mentre vegliavi con cura su di me
trovavi il tempo
per i mille lavori di casa.
Tu non hai mai pensato
di chiedere un grazie.
Grazie mamma
.





Mi ha fatto la mia mamma - Testo  di Gianni Rodari  Musica di Sergio Endrigo e Bacalov   Versione cantata


Persone male informate
O più bugiarde del diavolo
Dicono che tu sei nato
Sotto a una foglia di cavolo!

Persone male informate
O più bugiarde del diavolo
Dicono che sono nato
Sotto a una foglia di cavolo!

Altri maligni invece
Sostengono senza vergogna
Che sei venuto al mondo
A bordo di una cicogna!

Altri maligni invece
Sostengono senza vergogna
Che sono venuto al mondo
A bordo di una cicogna!

Se mamma ti ha comperato
Come taluni pretendono
Dimmi: dov'è il negozio
Dove i bambini si vendono?

Se mamma mi ha comperato
Come taluni pretendono
Diteci: dov'è il negozio
Dove i bambini si vendono?

Tali notizie sono
Prive di fondamento:
Ti ha fatto la tua mamma
E devi essere contento!

Tali notizie sono
Prive di fondamento:
Mi ha fatto la mia mamma
E sono molto contento!
Tali notizie sono
Prive di fondamento:
Mi ha fatto la mia mamma
E sono molto contento!
E sono molto contento!









Tanti Auguri a tutte le Mamme del Mondo!

giovedì 9 maggio 2013

LE SCARPE DELLA MARCHESA




Nel XII secolo, i calzolai Veneziani, si riunirono in corporazioni chiamate dei "Caleghéri e Zavateri" comprendenti categorie speciali di calzolai come quella dei "Solarii" che producevano esclusivamente suole per scarpe e calze solate (una sorta di calza maglia alla quale veniva applicata una suola in cuoio) e quella dei "Patitari" che producevano zoccoli chiamati "Socchi" e "Zanghe", con la suola in legno e sughero.

Gli influssi degli stili orientali -bizantino, ottomano, cinese - dovuti a scambi commerciali e alle guerre influenzarono e si integrarono con gli stili delle calzature della  Serenissima Repubblica di Venezia. Basti pensare alle cioppine: simili alle calzature turche e cinesi, che riuscirono poi a definire un proprio stile.



"Dall'ultima volta che ti ho incontrata,
la tua femminilità è divenuta ancor più paradisiaca,
vista l'altezza delle tue cioppine."
                                - William Shakespeare




Divenne, nel XV secolo, uno dei più evidenti indici di ricchezza. Ci volevano due aiutanti per montare su queste esagerate calzature, eppure le donne le ostentavano con orgoglio a dispetto dei risolini dei forestieri che venivano in città talvolta soltanto per ammirarle. 




Si ritiene che i mariti veneziani avessero favorito l'introduzione della cioppina perchè limitava il rischio che le mogli andassero troppo in giro.



Le autorità ecclesiastiche furono subito favorevoli alle cioppine perchè limitando i movimenti, scoraggiava attività peccaminose quali la danza.








Chiamate "zoccolo di mucca" o "muso di bue" le cioppine erano oggetto di scherno e annoverate tra le calzature più brutte. Denominato "zoccolo" era sostenuto da due colonne di circa 20 centimetri che lasciavano l'arco del piede sospeso a mezz'aria e rendevano praticamente impossibile la deambulazione.








La moda delle cioppine si estese  alla Francia e all'Inghilterra, dove le donne vacillavano su zatteroni così alti  da impedire qualsiasi movimento in assenza di aiutanti.
In Inghilterra, nel XVI secolo, se una sposa fingeva di essere più alta indossando delle cioppine, suo marito aveva il diritto di ripudiarla.

Passarono di moda due secoli dopo quando si scoprì che una suola più bassa sul davanti rendeva più agevole lo spostamento su scarpe alte. Nacque il tacco.

Le cioppine vennero vietate dopo che un gran numero di donne incinte avevano abortito a seguito di cadute. Ciononostante  questo modello continuò a rimanere in voga in tutta Europa fino al XIX secolo









siti consigliati:
http://www.museodellacalzatura.it
http://mocenigo.visitmuve.it

martedì 7 maggio 2013

L'ORA DEL TEA A VILLA CARLOTTA









Per 10 giorni, agli inizi di aprile, Villa Carlotta a Tremezzo sul lago di Como celebra la storica collezione di camelie. Protagonista questa volta è stata la camellia sinesis, ossia la pianta dalle cui foglie si ricava il tea.
Attraverso attività guidate, laboratori, postazioni multi-sensoriali e mostre, Villa Carlotta propone un viaggio alla scoperta della bevanda color giada conosciuta e apprezzata in tutto il mondo.



La raccolta delle camelie.


IL GIARDINO

La villa fu fatta costruire alla fine del 1600 dal marchese Giorgio Clerici. Intorno al 1850 divenne proprietà della Principessa Marianna di Orange-Nassau che poi la diede in dono alla figlia Carlotta quando sposò Giorgio II, duca di Sachsen-Meiningen.
Il duca, appassionato di botanica, si prodigò per lo sviluppo e l'arricchimento del giardino. Nel parco sono presenti oltre 150 varietà di azalee, antiche camelie, cedri e sequoie secolari, platani ed essenze esotiche.























un omaggio al giardino








Tovaglia da me ricamata tratta da Racam










siti consigliati
http://www.clamerinforma.it/News/NewsDet.asp?id=5525

www.youtube.com/watch?v=bb_35VKumyU video Villa Carlotta

LE FORME DEL BIANCO



Bianco morbido
Bianco spirito
Bianco spazio

Bianco materia
Bianco creativo
Bianco luce.






























sabato 4 maggio 2013

IL FANTASMA DEL CATAJO



Dai misteri e gialli inglesi ai misteri di casa nostra.


Forse avrebbe meritato di essere scritta da un autore stile Shakespeare collocandola tra l'Otello (Venezia) e Romeo e Giulietta (Verona). 

Direi che la trama degli eventi secondo me c'è in pieno. Tenuto conto che rimane il mistero irrisolto sull'autore dell'assassinio considerato essere il più efferato dell'epoca. L'omicidio di Lucrezia degli Obizzi presso il Palazzo degli Obizzi a Padova.

Le cronache riportano di sospetti poi rilasciati per non aver commesso il fatto, e il dramma del marito e dei figli che, questione di tempo e di ricerche del presunto colpevole, si chiude con l'omicidio di un amico di famiglia ritenuto colpevole del fatto. A tutt'oggi rimane il dubbio sulla sua colpevolezza.
Si narra che si aggiri per il castello del Catajo il fantasma di Lucrezia. La Dama Azzurra.

Alcuni dicono che si tratti di Avalda, altri di una cortigiana che visse al castello all'epoca di Lucrezia. 









Locandina del Balletto tragico in tre atti del coreografo Emanuele Viotti Teatro La Fenice 1843






Libretto della tragedia lirica "Lucrezia degli Obizzi" musica di Valier Giuseppe - Teatro di Cremona 1842-43





Se qualche compositore volesse provarci......



siti consigliati:
http://mattinopadova.gelocal.it/cronaca/2013/01/20/news/esperti-al-catajo-cercano-presenze-paranormali-1.6385715
http://www.castellodelcatajo.it/varie/descrizione-con-spunti.pdf

http://www.esoterismoemisteri.com/il_fantasma_del_catajo.htm



si può scricare il libretto dell'opera:
http://books.google.it/books?id=YcdTAAAAcAAJ&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false





venerdì 3 maggio 2013

IL POETA CANTANTE



Quando la poesia incontra la musica
Quando i poeti comprendono i bambini e parlano d'amore
Quando la dolcezza entra nella nostra vita.

Non importa quanto famoso sei
Non importa quanto ti osannano
L'importante è esprimere la tua arte.


Quando per strada incroci sorrisi
Quando le note e le parole sono nell'aria
Quando entra il sole in un giorno di pioggia.


Porto con me ricordi sorridenti
La più bella eredità di un artista
Emozioni nel cuore e nell'anima.

di Maria Vittoria Meneghini








Dedicato a tutti gli artisti che ci fanno sorridere, sospirare, sognare, indignare.


Sergio Endrigo di cui ho un tenero ricordo da bambina.




La casa

cantata da Sergio Endrigo 
autori: Vinicius de Moraes - Sergio Bardotti - Sergio Endrigo
Era una casa molto carina
senza soffitto, senza cucina;
non si poteva entrarci dentro
perché non c'era il pavimento.
Non si poteva andare a letto
in quella casa non c'era il tetto;
non si poteva far la pipì
perché non c'era vasino lì.
Ma era bella, bella davvero
in Via dei Matti numero zero;
ma era bella, bella davvero
in Via dei Matti numero zero.




https://www.youtube.com/watch?v=lDCELCR34EU versione cantata 




giovedì 2 maggio 2013

I LIMONI



 di Eugenio Montale


Ascoltami, i poeti laureati
si muovono soltanto fra le piante
dai nomi poco usati: bossi ligustri o acanti.
Io, per me, amo le strade che riescono agli erbosi
fossi dove in pozzanghere
mezzo seccate agguantano i ragazzi
qualche sparuta anguilla:
le viuzze che seguono i ciglioni,
discendono tra i ciuffi delle canne
e mettono negli orti, tra gli alberi dei limoni.

Meglio se le gazzarre degli uccelli
si spengono inghiottite dall'azzurro:
più chiaro si ascolta il susurro
dei rami amici nell'aria che quasi non si muove,
e i sensi di quest'odore
che non sa staccarsi da terra
e piove in petto una dolcezza inquieta.
Qui delle divertite passioni
per miracolo tace la guerra,
qui tocca anche a noi poveri la nostra parte di ricchezza
ed è l'odore dei limoni.

Vedi, in questi silenzi in cui le cose
s'abbandonano e sembrano vicine
a tradire il loro ultimo segreto,
talora ci si aspetta
di scoprire uno sbaglio di Natura,
il punto morto del mondo, l'anello che non tiene,
il filo da disbrogliare che finalmente ci metta
nel mezzo di una verità
Lo sguardo fruga d'intorno,
la mente indaga accorda disunisce
nel profumo che dilaga
quando il giorno più languisce.
Sono i silenzi in cui si vede
in ogni ombra umana che si allontana
qualche disturbata Divinità

Ma l'illusione manca e ci riporta il tempo
nelle città rumorose dove l'azzurro si mostra
soltanto a pezzi, in alto, tra le cimase.
La pioggia stanca la terra, di poi; s'affolta
il tedio dell'inverno sulle case,
la luce si fa avara - amara l'anima.
Quando un giorno da un malchiuso portone
tra gli alberi di una corte
ci si mostrano i gialli dei limoni;
e il gelo del cuore si sfa,
e in petto ci scrosciano
le loro canzoni
le trombe d'oro della solarità.








Le piante di limoni di mia nonna sono di famiglia.
Quando guardo dalla veranda mi ricordo di lei.








http://www.youtube.com/watch?v=-GU_wBB8vDM recitata da Nando Gazzolo

IL TEA DEL MISTERO



Si sa che il tea ha una sua tradizione che può cambiare da Paese a Paese.
Il tea del pomeriggio lo associo alla tradizione inglese che ricorre anche in molti romanzi gialli.

Come non pensare ad Agatha Christie?



Pensate che esiste una miscela di tea in suo onore e viene proposta la degustazione del tea in un lussuoso hotel di Londra, il Brown's Hotel, il pomeriggio.








"Tea with Mary Kate" organizza eventi a tema con di base la degustazione del tea.


Ho trovato divertente l'idea di organizzare dei "pomeriggi in giallo" sempre con la degustazione del tea e impersonando i personaggi dei gialli di Agatha Christie. Non preoccupatevi, se volete ci sono anche le istruzioni per una buona riuscita del "Miss Marple afternoon tea".





Tutto molto british!

Non so se prenderò spunto da Mary Kate intanto che ci penso mi degusto un buon tea, delle cinque ovviamente!



siti consigliati:
http://www.kmtheatre.co.uk/whats-on/200/murder-mystery-and-cups-of-tea
http://www.all-about-agatha-christie.com/miss-marple-afternoon-tea.html

http://teawithmarykate.wordpress.com/